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Il Comportamento Organizzativo,  noto a livello internazionale come  Organizational Development (OB) – è qualcosa di misterioso e di relativamente recente e, guardato nel suo insieme, potrebbe davvero essere l’ingrediente segreto per il successo di un’organizzazione. Il Comportamento Organizzativo è il campo di studio che indaga l’impatto di individui, gruppi e strutture  sul comportamento all’interno delle organizzazioni per migliorarne l’efficacia.  E’ di fatto un sottoinsieme delle attività di management che “si occupa di capire, prevedere e influenzare il comportamento individuale nel contesto organizzativo” (Callahan, Fleenor e Kudson)
E’ però è anche  un ramo delle scienze sociali che cerca di costruire teorie che possono essere applicate per “prevedere, comprendere e controllare il comportamento nelle organizzazioni di lavoro” (Raman J. Aldag). E, ancora, è lo studio e l’applicazione della conoscenza di come le persone agiscono all’interno di un’organizzazione. “È uno strumento umano per il beneficio umano. Si applica ampiamente al comportamento delle persone in tutti i tipi di organizzazione “(Newstrom e Davis).
Il comportamento organizzativo  ruota intorno a due componenti fondamentali: la natura dell’uomo e  la natura dell’organizzazione:  può essere considerato l’organizzazione del comportamento dell’individuo in relazione ai mezzi e alle risorse fisiche in modo da raggiungere l’obiettivo desiderato dell’organizzazione stessa.  E’ una sorta di cocktail  di psicologia, sociologia, antropologia, shakerato nel bicchiere dell’organizzazione (cioè delle strutture e dei processi). Dunque niente di nuovo sotto il sole? Al contrario: quello dell’OB è un punto di vista modernissimo perché costituisce  un campo di studio distinto, centrato sull’importanza del comportamento umano nelle organizzazioni, rappresenta  un approccio comportamentale alla gestione, una scienza insieme ad un’arte. Perché la conoscenza sistematica del comportamento umano è una scienza, ma  l’applicazione delle conoscenze e competenze comportamentali dentro all’organizzazione è un’arte. E così ce n’è per tutti…
Che cosa ha fatto sì che il comportamento nelle organizzazioni sia diventato un tema così centrale e delicato? Paradossalmente, è la tecnologia una delle principio responsabili, per numerosi motivi, fra i quali:
  1. l’affacciarsi di nuove competenze, basti pensare, ad esempio, alle  cosiddette 21st century skills o alle nuovissime digital soft skills;
  2. l’innalzamento del  tasso di obsolescenza  delle competenze, specie di quelle tecniche/hard. Non a caso si manifestano sempre più diffusamente esigenze di reskilling e upskilling;
  3. la nascita di  mestieri completamente nuovi (broadband architect, data scientist, energy manager, scrum master, agricoltori verticali, …);
  4. un generalizzato bisogno di adattabilità  e di flessibilità, che condiziona senza compromessi  i comportamenti individuali e collettivi in ogni settore dell’esistenza.