Comportamento Organizzativo e soddisfazione lavorativa: uniti si vince, ma come succede? In quale modo questi due elementi fanno sì che la Gestione Risorse Umane diventi davvero qualcosa che fa la differenza in un’organizzazione? Ho già raccontato perché il Comportamento Organizzativo (OB) è così importante ai nostri giorni, qui basta aggiungere che oramai in ambito accademico è un campo di studio separato, caratterizzato da un approccio interdisciplinare, umanistico e positivo.
Nella vita di tutti giorni delle organizzazioni e su un piano molto pratico, l’OB crea valore aggiunto a molti dei capisaldi del ciclo della Gestione Risorse Umane:
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Attrarre i talenti: l’OB è fondamentale per definire prima e reperire poi sul mercato del lavoro il giusto mix di talenti e stili di lavoro necessari per il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione e l’esecuzione delle relative attività. Allo stesso modo è utile per decidere chi includere in una squadra o in un gruppo di lavoro, così come a decidere a chi affidare nuove sfide.
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Costruire la cultura: la comunicazione è complessa e va governata per mantenere senso di scopo comune, unità di direzione. L’OB è utile per capire e progettare i canali di comunicazione e le modalità di dispiegamento della leadership a sostegno della cultura organizzativa, aiutando a mantenere un’identità chiara senza perdere flessibilità e adattabilità.
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Facilitare l’emersione e la risoluzione dei conflitti: se l’espressione creativa è incoraggiata, la divergenza di opinioni è inevitabile, ma anche positiva, soprattutto se tramite l’OB sono state costruite e diffuse le regole e modalità operative per trasformare i conflitti in scambi di idee costruttive.
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Allevare e far emergere i futuri leader: i modelli di OB aiutano a prevedere chi tra le risorse dell’organizzazione ha il potenziale per diventare leader e come queste persone possono essere sviluppate e modellate n modo che il loro potenziale di leadership sia utilizzato al massimo.
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Creare degli ottimi team e far crescere la produttività complessiva: se sviluppati e applicati correttamente, i principi e i modelli dell‘OB o aiutano a motivare tutti i membri dell’organizzazione ad ogni livello a fare del loro meglio, garantendo un’adeguata a produttività individuale, di gruppo e complessiva.
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Far aumentare la soddisfazione lavorativa. Che cosa fa sì che le persone stiano bene al lavoro, che provino quella “sensazione positiva al lavoro, derivante da una valutazione delle sue caratteristiche” (Robbins, 2016) nel loro insieme e anche ad una una? Cosa c’è dentro al paniere della soddisfazione? Risposta: dipende. Vedremo prossimamente che, ad esempio, l’età, l’appartenenza a una certa generazione, o ad un’altra, incidono non poco.
Più in generale, il tema della soddisfazione per chi si occupa di persone nelle organizzazioni è proprio rognoso, diciamocelo, perché tutto conta e niente sembra fare la vera differenza. Dare aumenti, riconoscere maggiore autonomia, disegnare sentieri di sviluppo carriera, riconoscere premi ed incentivi, fa crescere la motivazione, formare, riconoscere il valore individuale, e chi più ne ha più ne metta. Eppure il cuore della questione sembra essere un altro: la soddisfazione lavorativa e gli struementi che l’OB può mettere in campo a suo sostegno, sono affare di tutti, e deil eader in primis, non solo dei professional dell’HR.
E proprio i leader commettono spesso l’errore di supporre che, poiché un membro del team non si lamenta, sia felice al lavoro. Invece, è importante cominciare a imparare a fare domande per indagare la soddisfazione lavorativa.
Quali sono quelle giuste? Ecco alcuni esempi:
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Come ti senti al lavoro in generale?
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Quale aspetto del tuo lavoro ti piace di più?
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Quale aspetto del tuo lavoro ti piace di meno?
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Come ti senti a proposito della capacità di conciliare lavoro e casa?
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Qual è stata la sfida più grande di quest’anno/trimestre e c’è qualcosa che posso fare per sostenerti al meglio?
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Cosa posso fare di diverso per sostenere te ed il team?
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C’è qualcosa su cui vuoi un feedback da parte mia?
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Senti che qui stai imparando e crescendo? In caso contrario, c’è qualcosa che posso fare per migliorare la tua esperienza?