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L’intelligenza artificiale  è oramai l’interesse principale di tutti e c’è chi pensa – io compresa – che possa essere anche  un alleato potente dell’autosviluppo, ispirando e trasformando il modo in cui affrontiamo il nostro miglioramento continuo. L’IA promette di potenziare l’auto-consapevolezza, aumentare la produttività e fornire insight preziosi; si veda in proposito l’interessante post di Markus Haidt Unleashing Your Potential: How AI Can Transform Personal Development).
Uno degli aspetti più interessanti è la capacità dell’IA di aumentare l’autoconsapevolezza attraverso l’analisi di dati personali, aiutando a riconoscere schemi comportamentali e identificare aree di miglioramento. Questo livello di autoriflessione, difficile da raggiungere autonomamente, è cruciale per la crescita personale. Non vedo l’ora: potremmo disporre tutti a breve di un  coach virtuale che traccia abitudini quotidiane e offre insight verso una consapevolezza più profonda di sé. L’IA in effetti potrebbe facilmente personalizzare il percorso di sviluppo alle esigenze individuali, consigliando risorse specifiche per obiettivi personali, accelerando così l’apprendimento e la crescita. Inoltre le decisioni basate sui dati alimentate dall’IA arricchiscono lo sviluppo personale, offrendo spunti di apprendimento basati sulla storia personale. Monitorare il progresso nel tempo, misurando il proprio sviluppo in modo tangibile, fornisce motivazione e guida per il miglioramento continuo. L’IA diventa così un catalizzatore per decisioni informate e progresso individuale. E mentre impariamo a dare il meglio di noi, IA ci farà pura da assistente, automatizzando attività e routine e consentendo una maggiore focalizzazione sugli obiettivi di sviluppo personale. Un assistente virtuale gestirà i calendari, ordinerà email e priorità, permetterà un uso più ponderato del tempo ed energia. E ho usato il tempo futuro, così, solo perché ancora non ho installato qualcosa, ma, non ho dubbi, tutto questo c’è già. Siamo di certo in un’era in cui possiamo sfruttare il potere della tecnologia per diventare la famosa  “migliore versione” di noi stessi, coltivando in modo continuativo e intenso  lo sviluppo personale e una vita più appagante. Ma se in questo apparente idillio ci sono dei “ma”, proprio in nome delle pratiche di autoconsapevolezza, è guisto che IA stessa si auto osservi e tragga delle conclusioni (OpenAI. (2021). ChatGPT (Versione 3.5) [Software]. Recuperato da https://openai.com/)
Considerazioni etiche sono fondamentali nell’integrazione dell’IA nello sviluppo personale, richiedendo un equilibrio tra analisi dati e protezione della privacy. Inoltre, la necessità di algoritmi inclusivi sottolinea l’importanza di considerare la diversità individuale per evitare pregiudizi involontari (e ahimé altamente probabili!). L’importanza dell’apprendimento continuo per entrambe le parti, umane e IA, è cruciale per comprendere la natura in evoluzione di questa relazione. Dare potere agli utenti di interpretare le sfide  dell’IA favorisce una collaborazione attiva, evitando un affidamento passivo sulla tecnologia. Riconoscere le sfide potenziali come la dipendenza eccessiva dalla tecnologia promuove un approccio equilibrato. Integrare esempi concreti di successo dell’IA nello sviluppo personale aggiunge concretezza, dimostrando il potenziale trasformativo di questa collaborazione. Bilanciare il digitale e l’analogico è essenziale. Incoraggiare interazioni faccia a faccia, apprendimento offline e, soprattutto, sua campo, sono pratiche che completano il supporto digitale, creando un equilibrio nell’auto-miglioramento. Le istituzioni educative, Scuola, Università, devono  e possono esplorare il ruolo dell’IA nei programmi di auto sviluppo e, più in generale, nei percorsi di studio e nell’offerta formativa in generale,  preparando studentesse e studenti per un futuro digitale davvero molto prossimo. Forza e  coraggio: ci siamo!